Un viaggio nella mente che si sviluppa lungo i sentieri della memoria al quale fanno da sfondo tre scenari diversi: dal più profondo, le Catacombe, fino al più elevato, la Torre, attraverso gli archivi della Fortezza. Sono luoghi dell’immaginario nei quali si aggirano ombre. Il libro è strutturato come un lungo pensiero che affronta il tema dei passaggi, dei limiti, delle soglie, degli attraversamenti e raduna esperienze diverse: tracce di cose viste, libri, città, immagini cinematografiche, opere d’arte e di architettura che spesso si intrecciano a vicende personali.
Ilaria Gatti: Architetto, progettista di case e di attrezzature sociali (la sua opera più recente è il Centro culturale “Aldo Fabrizi” a San Basilio, Roma), ha pubblicato negli ultimi anni libri di cinema e di narrativa: Jane Campion (Le Mani, 1998); Lo sguardo discreto. Il cinema dell’interiorità da Virginia Woolf a Kiarostami (Le Mani, 2005); La tenda color ruggine (Kappa, 2006); Francesca Comencini (Le Mani, 2011); dal 1996 collabora con la rivista “Filmcritica”. Per i tipi di Prospettive ha pubblicato L’incanto della visione. Cinema d’autore tra Jane Campion e Clint Eastwood (2010).