• Allestimento: filo refe, brossura
  • Anno: 2016
  • Formato: 16,8×24
  • Immagini: b/n
  • ISBN: 9788899836009
  • Lingua: italiano
  • Pagine: 192
  • Editore:

Toponomastica bene comune – Toponymy Common Heritage

A cura di Alessandro Camiz

Per loro natura i toponimi sono mutevoli e registrano i portati delle società che si susseguono, diventando, con le dovute cautele, una fonte storica. Eppure i nomi sono tra le cose più volubili, tanto da essere assoggettati alla categoria immateriale dei beni culturali, ma si affiancano qui ai luoghi, caratterizzati invece da un alto grado di permanenza. Almeno nella forma, il territorio si evolve molto lentamente, ovvero con tempi che, se paragonati al tempo storico, sono quasi del tutto ininfluenti.

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Alessandro Camiz

Alessandro Camiz, architetto, dottore di ricerca in Storia della città, è stato assegnista di ricerca nel Dipartimento di Architettura e Progetto, “Sapienza” Università di Roma. Dal 2008 ha assunto la delega per la sperimentazione progettuale nel Dipartimento dei Beni Culturali dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma. è adjunct professor alla School of Architecture, University of Miami e Asst. Prof. Dr. presso la Faculty of Architecture, Design & Fine Arts, Girne American University, Cipro, dove dal 2014 dirige l’International Centre for Heritage Studies (ICHS). è research director per l’Association for Historical Dialogue and Research (AHDR), Cipro, e membro del comitato scientifico di Phlogiston, Journal of the History of Science, Museum of Science and Technology, Belgrado. I suoi interessi scientifici vanno dalla storia della città, al paesaggio medievale, al processo formativo dei tipi e dei tessuti edilizi, fino al progetto nei contesti storici e archeologici.